La continua espansione del mercato offre alle imprese significative opportunità di crescita. La maggior parte degli affari comporta la necessità di essere garantita da cauzioni e da fideiussioni.
Con il termine cauzione si delineano rapporti giuridici di varia natura che hanno tutti il fine di garantire un creditore.
Nell’attuale diritto italiano la cauzione viene generalmente definita come il contratto accessorio con il quale si dà una cosa mobile a garanzia degli obblighi dipendenti da un altro atto giuridico. L’effetto principale della cauzione consiste nel diritto del creditore beneficiario di incamerare la somma costituita in cauzione qualora l’obbligazione principale non venga adempiuta, oppure quando il creditore subisca dei danni a tutela dei quali la cauzione è prestata.
La cauzione differisce dalla fideiussione poiché nel primo caso la garanzia è reale, nel secondo caso è personale.
Si possono quindi distinguere:
- le cauzioni di contratto, con le quali le parti intendono garantire le obbligazioni del contratto principale;
- le cauzioni legali, che derivano direttamente dalla legge e tutelano l’interesse della collettività e devono essere fornite, ad esempio, da coloro che esercitano determinate professioni o da chi stipula contratti d’importanza pubblica;
- le cauzioni giudiziali, imposte dal giudice, che sono a carico di chi compie atti giudiziari.
La cauzione può essere prestata costituendo deposito in titoli o denaro a favore del creditore beneficiario, oppure tramite fideiussione bancaria o assicurativa.
L’imprenditore tenuto a prestare una cauzione in denaro verrebbe gravato di un significativo onere: dovrebbe, infatti, avere una ragguardevole liquidità da immobilizzare per tutto il tempo del contratto. Viceversa, quel denaro potrebbe essere utilizzato in maniera più proficua e redditizia per le attività dell’impresa.
La fideiussione bancaria è una risorsa importante ma limitata. D’altra parte, se è vero che non rappresenta un diretto esborso di denaro, è pur vero che sottrae alla linea di credito concessa all’azienda un importo pari alla garanzia prestata, importo che invece l’azienda potrebbe avere a disposizione nel malaugurato caso di carenza di liquidità per fronteggiare immediate esigenze di cassa.
La cauzione prestata attraverso la fideiussione assicurativa, che assolve la stessa funzione economica della cauzione in denaro o in altri beni mobili, è un vero e proprio contratto di assicurazione stipulato tra l’appaltatore contraente e la società di assicurazione. Questo tipo di rapporto giuridico è disciplinato dagli articoli 1892 e seguenti del Codice Civile. L’assicuratore, dunque, dietro pagamento del premio, garantisce l’adempimento di una futura ed eventuale obbligazione pecuniaria. La cauzione diventa esigibile a seguito del semplice inadempimento del contraente. Per contro il contraente è obbligato a restituire all’assicuratore quanto questi, in forza della polizza fideiussoria, dovesse corrispondere al beneficiario, a titolo di capitale, interessi e spese.
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